Matteo Salvini a Gallipoli contestato tra 'Vergogna' e 'Bella Ciao'
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Matteo Salvini a Gallipoli contestato tra 'Vergogna' e 'Bella Ciao'

Salvini poi ha come sempre insultato i manifestanti: "I poliziotti vorrebbero arrestare gli spacciatori e invece devono tenere a bada i figli di papà"

Salvini contestato
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19 Luglio 2020 - 08.31


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Nuova tappa del tour estivo di Salvini, nuova contestazione: stavolta è successo a Gallipoli, dove il leader leghista era presente per l’inaugurazione di una sede del partito. Circa 200 simpatizzanti delle sardine pugliesi hanno manifestato a circa 50 metri di distanza dalla nuova sede della Lega. All’arrivo di Salvini hanno cominciato a gridare ‘Vergogna’ cui i leghisti hanno risposto cantando ‘Nessun Dorma’. Poi è stato il momento di “Bella Ciao”, mentre veniva anche esposto un grande striscione con la scritta ‘Giù le mani da Gallipoli’. Sul posto decine di poliziotti, carabinieri e agenti di polizia locale. “Tenetevi D’Alema se lo preferite. Noi preferiamo il futuro”, ha replicato il leader della Lega rivolgendosi ai contestatori dal palco. Gallipoli è stata il feudo elettorale di Massimo D’Alema. 
Salvini poi ha come sempre insultato i manifestanti: “Sono sicuro che poliziotti e carabinieri vorrebbero essere ora a mettere in galera spacciatori e delinquenti e non a tenere a bada quattro figli di papà”.

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