Il luglio nero di Matteo Salvini, tra nubifragi, Conte e carabinieri accusati di tortura
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Il luglio nero di Matteo Salvini, tra nubifragi, Conte e carabinieri accusati di tortura

Non può esserci altra spiegazione che il complotto: i mondialisti, Soros, i rettiliani, Big Pharma, le scie chimiche, le Ong, Carola Rackete e Greta Thumberg, tutti uniti per rendere il luglio di Matteo Salvini un inferno

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Giuseppe Cassarà Modifica articolo

24 Luglio 2020 - 10.28


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È un complotto.

Non può esserci altra spiegazione: i mondialisti, Soros, i rettiliani, Big Pharma, le scie chimiche, le Ong, Carola Rackete e Greta Thumberg, tutti si sono coalizzati per rendere il luglio di Matteo Salvini un inferno. Un piano machiavellico, orchestrato per smentire ogni sua dichiarazione, per togliergli la scena, per fargli andare di traverso ogni boccone di mozzarella pugliese.

A cominciare è stato Conte: ‘Maledetto sia il giorno in cui ho permesso a questo avvocatuccio sconosciuto di diventare premier al posto mio’. Questo deve pensare Salvini, mentre schiuma visibilmente di rabbia al Senato. È rimasto solo, persino Giorgia e il vecchio Silvio non hanno potuto fare a meno di dire – a denti stretti – che tutto sommato Giuseppi a Bruxelles ha fatto un buon lavoro: ‘Roba da matti. Ma non si era detto che qualunque cosa faccia Conte è sbagliata a prescindere? Non era questo l’ordine di scuderia? È mai possibile che le palle per andare fino in fondo, anche a costo di apparire ridicolo, le abbia sempre e soltanto io?’

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‘Pure il processo per la Open Arms. Sti comunisti sbruffoncelli non si arrendono, si sono messi davvero in testa di portarmi in tribunale. Io, il Capitano degli italiani. Io, il difensore dei patri confini. Io, il salvatore della razza italica. Ma come osano? Ma non sono bastati i rosari, le bibbie, le madonne, i baci al parmigiano? Cosa deve fare un uomo per essere più patriottico, per sentirsi investito dalla benedizione dei cattolici, per essere unto dal Signore e mandato alla pugna contro l’invasore islamico?

‘E poi i carabinieri: in quella caserma ci facevano di tutto, dalle orge alle battute di caccia ai negri, fino allo spaccio. D’altronde sono meridionali, che ti aspetti da quelle bestie? Anzi, bisognerebbe fare un decreto per impedire a chi viene da Napoli di entrare in polizia…ma intanto adesso, per colpa di questa storia, cominceranno a indagare sui miei angeli in divisa, e ne verranno fuori di cose brutte, lo vedranno che il fascismo, quello vero, esiste eccome e sta dentro le caserme. E io dovrò difenderli, dovrò difendere i pestaggi, lo spaccio, dovrò proteggere la polizia perché mi è rimasta solo quella’.

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‘Pure il tempo ci si mette: il nubifragio a Palermo pensavo fosse una manna dal cielo. Quella fogna di città allagata e stracolma di migranti, era l’occasione perfetta per dare la colpa a Orlando. E che succede la settimana dopo? Milano, la mia Milano, Brescia, Schio. Sta venendo giù tanta di quell’acqua che sembra quasi uno scherzo. Non si può dare la colpa ai sindaci, ai migranti, è troppo. Troppo pure per me. E pensare che l’anno scorso, di questi tempi, preparavo la mia grande mossa. Di qui a qualche settimana avrei fatto il botto, avrei annunciato la fine del Governo. Avrei annunciato i pieni poteri. Quante cose cambiano, in un solo anno’.

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