Fontana indagato, il web si indigna per la #LegaLadrona: "Tutti coi conti in Svizzera e poi fanno i sovranisti"
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Fontana indagato, il web si indigna per la #LegaLadrona: "Tutti coi conti in Svizzera e poi fanno i sovranisti"

Fontana cercò di fare un bonifico di 250.000 euro il 19 maggio, ma fu bloccato dalla milanese Unione Fiduciaria perché non vedeva causale coerente e inviò una segnalazione all'antiriciclaggio

Attilio Fontana
Attilio Fontana
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25 Luglio 2020 - 16.40


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In seguito all’inchiesta di Report, Attilio Fontana cercò di far partire un bonifico di 250.000 euro dal suo conto in Svizzera verso il cognato. 
Fontana cercò di fare un bonifico per arginare quello che il quotidiano definisce “il rischio reputazionale” insito nei 75.000 camici e 7.000 set sanitari venduti per 513.000 euro alla Regione il 16 aprile dalla società Dama spa del cognato Andrea Dini e (per il 10%) della moglie Roberta. Secondo la ricostruzione del Corriere, il governatore lombardo tentò di bonificare alla Dama Spa 250.000 euro, cioè gran parte del mancato profitto al quale il cognato sarebbe andato incontro facendo l’unilaterale gesto di tramutare in donazione alla Regione l’iniziale vendita dei 75.000 camici e di rinunciare a farsi pagare dalla Regione i 49.353 camici e 7.000 set già consegnati.
La milanese Unione Fiduciaria, incaricata il 19 maggio da Fontana del bonifico, secondo Il Corriere bloccò il pagamento perché in base alla normativa antiriciclaggio non vedeva una causale o una prestazione coerenti con il bonifico, disposto da soggetto “sensibile” come Fontana per l’incarico politico. E così la fiduciaria fece una “Sos-Segnalazione di operazione sospetta” all’Unità di informazione finanziaria di Banca d’Italia, che la girò a guardia di finanza e Procura.
Su twitter è partita però l’indignazione per quello che appare sempre di più come una gigantesca truffa della Regione Lombardia: 

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