“Si può sbagliare, si possono fare errori, per ingenuità, per vanità, per tante cose. Certe condotte possono avere rilevanza penale e chi ha sbagliato pagherà”. Lo ha detto l’avvocato Emanuele Solari, il legale di Giuseppe Montella, il carabiniere considerato al vertice della piramide del sistema criminale messo in piedi nella caserma Levante, di fatto non escludendo che il suo assistito abbia fatto delle prime ammissioni davanti al Gip.
Il carabiniere ha risposto per 3 ore a tutte le domande che gli sono state poste, “fornendo tutte le informazioni che poteva fornire”, ha spiegato l’avvocato, “c’è la volontà di spiegare e ci saranno ulteriori riscontri. È stato collaborativo al cento per cento nel rispetto della giustizia”. In sostanza, ha aggiunto l’altro avvocato, “c’è stata una collaborazione completa, chiarificatrice, esplicita e senza esitazioni”.
“Non c’è alcuna regia, ci sono fatti che vanno spiegati”. Così l’appuntato dei Carabinieri Giuseppe Montella si è difeso davanti al Gip nell’interrogatorio di garanzia, secondo quanto riferito al termine dal suo avvocato Emanuele Solari. L’avvocato ha poi invitato i giornalisti a essere “cauti e sobri” evitando di descrivere il carabiniere, che ”è molto provato e affranto”, “con racconti alla Scarface: non fa bene alla famiglia e non è un buon servizio alla giustizia e al giornalismo”. ”È una situazione complessa – ha concluso – e c’è la volontà di spiegare”.