Nell'inchiesta Diasorin sui test sierologici è spuntato il nome di Matteo Salvini
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Nell'inchiesta Diasorin sui test sierologici è spuntato il nome di Matteo Salvini

In un'intercettazione un esponente di spicco della Lega dice: "Matteo dice che chi sta con quel miserabile (il sindaco di Robbio che era favorevole a un test alternativo) è fuori dal partito"

Matteo Salvini
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25 Luglio 2020 - 10.55


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Nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Pavia sull’accordo tra il Policlinico San Matteo e l’azienda Diasorin per l’effettuazione dei test sierologici è spuntato il nome di Matteo Salvini: un esponente di spicco della Lega, in un messaggio, attacca duramente il sindaco di Robbio (Pavia), Roberto Francese, favorevole ad un test alternativo a quello dell’ospedale di Pavia e della società di Saluggia (Vercelli): “Ho sentito Matteo – afferma il leghista – chi sta con quel miserabile è fuori dal partito”. Secondo Il Fatto Quotidiano, a parlare sarebbe Paolo Grimoldi. 
I contenuti di questa chat sono ora al vaglio della Procura di Pavia, così come pure presunte diffide dell’Ats di Pavia sui Comuni affinchè non adottassero test diversi da quello stabilito dall’accordo San Matteo-Diasorin. Sono otto gli indagati dalla Procura pavese (i vertici di Diasorin e San Matteo), con le ipotesi di reato di turbata libertà del procedimento e peculato.

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