Popolo, popolo, popolo: poi quelli che hanno rimbambito alcuni italiani a forza di ‘prima gli italiani’ si scopre che hanno conti in Svizzera e soldi che arrivano dalle Bahamas. Alla faccia del popolo.
Adesso Susanna Ceccardi difende il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sulla vicenda del conto in Svizzera emersa a seguito dell’inchiesta della procura di Milano sulla fornitura di camici sanitari.
Durante una intervista a Controradio le viene domandato come si sarebbe comportata qualora si fosse scoperta una cosa del genere sull’attuale governatore della Toscana, Enrico Rossi. Ne chiederebbe le dimissioni? “Mi verrebbe qualche dubbio- dichiara l’eurodeputata e candidata del centrodestra alla presidenza della Regione- se Rossi avesse un conto in Svizzera di 600.000 euro, visto che non ha mai fatto altro nella vita” rispetto alla politica.
Sul merito del caso Fontana, invece, precisa: “Se uno fa l’imprenditore e la legge consente di avere il conto in Svizzera bisogna vedere, possono essere anche regolari” i soldi. E a chi le fa notare che comunque per un partito nazionalista come la Lega portare i risparmi in un ‘paradiso fiscale’ forse un po’ stride, Ceccardi ribatte ancora: “Bisogna rendere l’Italia meno inferno fiscale per cercare di trattenere i capitali e i tanti imprenditori che sono andati via che qui, invece, avrebbero potuto dare posti di lavoro”.