È diventato un rito: Giorgia Meloni parla, internet risponde. Di solito, con una parodia. ‘Io sono Giorgia’ è stato un successo che ha quasi avuto un effetto boomerang, dato che lei stessa ha trovato il modo di riderci su. Questa volta, il gioco è più sottile: dopo il suo intervento di ieri alla Camera, in cui ha sbraitato di ‘deriva liberticida’ e ‘furia immigrazionista’, con i soliti toni accesissimi e colmi di quell’acredine che evidentemente tanto piace agli italiani che si accontentano di urla sguaiate e zero proposte, qualcuno ha preso il video e l’ha semplicemente montato al contrario.
L’effetto è straniante: in questa neolingua, Giorgia Meloni viene ritwitatta da tanti, che sottolineano come, pur senza capire cosa sta dicendo, la cosa importante dei discorsi di Giorgia Meloni è solo una: il tono. L’aggressività, la rabbia, le urla. Questi sono gli ingredienti di un comizio della leader di Fratelli d’Italia. Il resto, dipende da dove soffia il vento: se ci sono i migranti, allora sono infetti e portano il contagio. Se Conte vuole prorogare lo stato di emergenza, perché il virus circola ancora, allora siamo in dittatura sanitaria. Due discorsi completamente in contraddizione tra loro, retti esclusivamente dai toni sputazzanti e biliosi.
Così, ascoltata al contrario, credo abbia più senso#Meloni pic.twitter.com/MPEWdVOhxl
— Frab45 (@Frab451) July 29, 2020
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