Salvini fa il bis di citazioni fasciste: dopo 'Memento Audere Semper' è il turno di 'Chi si ferma è perduto'
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Salvini fa il bis di citazioni fasciste: dopo 'Memento Audere Semper' è il turno di 'Chi si ferma è perduto'

Dopo la citazione dannunziana prima (e fascista poi) 'Memento Audere Semper' stampata sulla mascherina, Salvini torna a strizzare l'occhio ai fascisti

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10 Agosto 2020 - 16.46


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Non fu Benito Mussolini il primo a pronunciare la frase ‘Chi si ferma è perduto’, ma la citazione divenne famosa sicuramente perché fu il dittatore fascista a dirla in un discorso a Genova, il 14 maggio del 1938. Ci fu anche un film di Sergio Corbucci con Totò che aveva questo titolo e molti – sbagliando – la attribuiscono anche a Dante. 
L’ultimo in ordine temporale a pronunciarlo è Matteo Salvini, che si fa oggi l’ennesima foto a torso nudo, mentre pedale la sua bicicletta, e scrive, appunto, “Chi si ferma è perduto! Si pedala direzione Catania, processo in vista sabato 3 ottobre”. 
Dopo la citazione dannunziana prima (e fascista poi) ‘Memento Audere Semper’ stampata sulla mascherina, Salvini torna a strizzare l’occhio ai fascisti con queste frasi che fanno parte del sub-cultura neofascista ma che sono scelte per cura per poter essere al sicuro da eventuali querele per apologia. 

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