“Questo è un provvedimento acchiappa voti, perché le discoteche non sono chiuse, loro non hanno il coraggio per chiuderle: le hanno lasciate aperte impedendo però di andarci a ballare che poi è un po’ come tenere aperti i ristoranti impedendo alla gente di andarci a mangiare”. Ne è certo Flavio Briatore che in un’intervista all’Adnkronos fa il punto della situazione, dopo i recenti provvedimenti del governo Conte.
“Volevano trovare un capro espiatorio simbolico- aggiunge- e l’hanno trovato nelle discoteche. Come la vedono loro, sembra che questo virus agisca solo di notte e non di giorno, potrebbero ribattezzarlo il virus del panettiere: che si alza la notte per lavorare e dorme di giorno. Questi qui sono degli incapaci: anche quando hanno riaperto dopo il lockdown avevano ideato delle misure che di fatto impedivano ai ristoranti di lavorare come il plexiglass o i tre metri tra i tavoli. Hanno fatto così con un po’ tutte le attività, anche quelle industriali e ora stanno facendo lo stesso con le discoteche”.
Per Briatore una soluzione sarebbe potuta essere quella di far entrare meno gente “una discoteca con la capienza di mille persone la portavi a quattrocento e fare i tamponi e i test sierologici ai dipendenti come abbiamo fatto noi al Billionaire, perché tanto i giovani, non è che rimangono a casa se gli chiudi i locali”.
“La ripresa come la vedo? Non ci sarà: quelli al governo continueranno a promettere cose finché questo Paese non andrà in bancarotta”. “A questo punto – aggiunge- speriamo arrivi una Troika e ci levi di mezzo questo governo perché sicuramente andrà solo peggio. Questi qui poi, non prendono mai una posizione vera. Le discoteche o le chiudi o le lasci aperte, invece usano queste formule paracule che non hanno senso perché è come se ti dicessero ‘tu puoi andare al ristorante ma non puoi mangiare'”. Per Briatore “la gente ormai si è resa conto che al governo ci sono persone che è la prima volta che lavorano in vita loro, ministri incapaci. Io non so quanto dura questo governo ma finché dura sarà un disastro e una catastrofe: vanno avanti a decreti e non passano più dal parlamento, c’è una specie di golpe”.
“Sulle discoteche hanno voluto mettere il naso tutti, a partite dai media che hanno fatto omelie giornaliere sul tema”. Anche la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, aggiunge Briatore, “ha parlato di discoteche il che è ridicolo: mentre sui braccianti non ci sono controlli, e lì evidentemente per lei va tutto bene, si mette a parlare di discoteche. La verità è che qui i giovani li vogliamo sempre criminalizzare in questo Paese e del resto questo governo non ha mai fatto niente per loro”. “Per fortuna in Italia abbiamo solo due attività e tutte e due hanno funzionato bene”. “Le regole sono normali- aggiunge- negli altri posti problemi non ne abbiamo, il punto è che solo in Italia decidono queste restrizioni dal giorno alla notte. Anche a Monaco le discoteche sono chiuse, si è trattato però di una regola chiara fatta fin dall’inizio ed è finita lì”. Per Briatore “qui invece non si rendono conto di come si prendono le decisioni. Ad esempio la gente che abbiamo assunto per la stagione che fine farà? Quei ragazzi lì dove li mettiamo? La marcia indietro a metà stagione è chiaramente un problema”.
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