Da Palermo a Civitavecchia in nave: una odissea senza il rispetto delle regole Covid
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Da Palermo a Civitavecchia in nave: una odissea senza il rispetto delle regole Covid

Un traghetto Tunisi-Civitavecchia fa scalo nel capoluogo siciliano e saltano tutte le norme

Il traghetto Palermo-Civitavecchia
Il traghetto Palermo-Civitavecchia
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17 Agosto 2020 - 10.17


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Viaggiare ai tempi del Covid, a Ferragosto, con la nave Palermo-Civitavecchia. Una doppia odissea. La nave è arrivata solo nella tarda mattinata a Civitavecchia, con i passeggeri stremati e preoccupati, soprattutto per l’irresponsabile promiscuità di passeggeri che a Civitavecchia dovranno sottoporsi a controlli e quarantena perché provenienti da un Paese al quale sono stati applicati questi provvedimenti, e passeggeri che si sono imbarcati a Palermo. In più, un guasto all’impianto di condizionamento dell’aria – non segnalato da Grandi Navi a chi si imbarcava a Palermo – ha reso tutto estremamente pesante.

E a Palermo è successo di tutto, soprattutto una pericolosa calca dove uno accanto all’altro, i più senza mascherina, protestavano e chiedevano di poter scendere e di avere indietro i soldi del biglietto. Chi faceva notare al personale che pochi, anche tra quelli che venivano da Tunisi, portavano la mascherina, è stata detta una bugia:”Non spettano a noi i controlli di polizia”. Quando si sa che sulle navi è il capitano la massima autorità, anche di polizia.

Sta di fatto che, per fare scendere chi non voleva e in più partire in quelle condizioni, si

sono fatte sbarcare tutte le auto per poi reimbarcare solo quelle che partivano.

La nave, come detto, proveniva da Tunisi  con passeggeri quindi da mettere obbligatoriamente in quarantena arrivati a destinazione.

Di mezzo, la fermata a Palermo, che in parte vanifica i controlli all’arrivo, quanto meno a scapito di parte dei passeggeri.

Tra loro chi, arrivato, ha promesso di sporgere denuncia.

Grandi Navi si ferma a Palermo normalmente: salgono a bordo i passeggeri che da Palermo devono raggiungere Civitavecchia, appunto. Questo in tempo di Covid richiederebbe qualche accortezza. Impraticabile che passeggeri che arrivano da Tunisi e quelli che si imbarcano a Palermo si ritrovino assieme appassionatamente. La partenza prevista alle 18 si è spostata oltre le 22. Nave strapiena, proteste e ressa (vedi foto). E addio distanziamento e misure di sicurezza. A metà mattinata l’arrivo a Civitavecchia, con misure di sicurezza e cautele sostanzialmente vanificate.

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