Novità sul caso di Viviana Parisi, un testimone: "Gioele era vivo dopo l'incidente"
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Novità sul caso di Viviana Parisi, un testimone: "Gioele era vivo dopo l'incidente"

L'uomo ha raccontato che il piccolo era "in braccio alla madre". Continuano le ricerche del bambino.

Viviana Parisi e il figlio Gioele
Viviana Parisi e il figlio Gioele
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17 Agosto 2020 - 14.06


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Dopo l’incidente stradale “Gioele era vivo, in braccio alla madre, in posizione verticale e senza alcuna ferita”. È la ricostruzione del testimone presente dopo l’impatto resa nota dal procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che indaga sulla morte della dj Viviana Parisi e sulla scomparsa del figlio di 4 anni della donna.

Tra le varie ipotesi investigative c’era anche la tesi che il piccolo fosse morto nell’incidente e che la madre – il cui corpo è stato ritrovato pochi giorni dopo la scomparsa – si fosse suicidata perché mossa dai sensi di colpa. Ma le parole del testimone potrebbero portare a escludere tale ricostruzione.

Gioele, ha aggiunto il procuratore Cavallo, “aveva gli occhi aperti” e il teste ”è attendibile” A parlare con la procura sono stati “testimoni che erano in vacanza in Sicilia e poi sono rientrati al Nord”. All’inizio, ha spiegato il procuratore, “avevano dei dubbi se fossero proprio loro, ma quando è stata diffusa la loro descrizione hanno capito che era quello l’incidente e si sono presentati”

Le ricerche di Gioele, intanto, proseguono. Lo stanno cercando anche militari dello squadrone carabinieri Cacciatori Sicilia, di solito sono impegnati a cercare latitanti. In questa occasione mentre guardia di finanza, polizia, protezione civile e vigili del fuoco sono impegnati a cercare con speciali cani il bambino, i militari dell’Arma stanno ispezionando anche casolari abbandonati.

I familiari di Viviana hanno avuto oggi un incontro con il pm. Hanno chiesto di potere vedere le foto del corpo della donna trovate nelle campagne di Caronia lo scorso 8 agosto per avere la conferma visiva che sia la loro figlia. Ma il procuratore ha spiegato loro che non era possibile, ma che non ci sono dubbi sull’identità della vittima. Ad accompagnare Luigino Parisi, il papà di Viviana, e la moglie c’era il genero Daniele Mondello. A ricostruire l’incontro è il legale di quest’ultimo, l’avvocato Pietro Venuti.

“I genitori – ha detto il penalista – avevano dei dubbi addirittura sul fatto che si potesse trattare di Viviana e volevano visionare delle foto del cadavere. Gli è stato spiegato che, dai riscontri, in particolare la fede e i vestiti, erano sicuri si trattasse di Viviana e che non era il caso e non era possibile visionare le foto. Tuttavia hanno permesso ai genitori di fare delle ricerche autonomamente”.

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