La federazione dei medici: "Se il virus dovesse dilagare difficile riaprire le scuole ma..."
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La federazione dei medici: "Se il virus dovesse dilagare difficile riaprire le scuole ma..."

Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri: "La chiusura delle discoteche, le mascherine e i tamponi sono appropriati"

Scuola e coronavirus
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18 Agosto 2020 - 16.48


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“La necessità è quella di riaprire le scuole per dare il senso della normalità a questo Paese, perché non possiamo costantemente vivere in una situazione di anomalia persistente. Ma è chiaro che se i casi dovessero aumentare e la diffusione del virus dovesse dilagare la riapertura delle scuole diventerà complicata”.
Risponde così Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) in merito alla riapertura delle scuole a settembre.
“Per tutti la riapertura l’apertura delle scuole rappresenta un vero e proprio obiettivo- prosegue Anelli- Ci auguriamo che questo possa accadere e diamo tutto il sostegno ai nostri governanti per consentire una ripresa normale del Paese”.
Intanto però stiamo assistendo ad un nuovo aumento dei contagi da Covid-19. È preoccupato? “Siamo tutti preoccupati da questo ‘ritorno’ del virus- risponde Anelli- che in qualche modo avevamo preventivato”. Il virus, aggiunge il presidente della Fnomceo, si diffonde “in qualsiasi comunità, da quelle religiose alle Rsa fino alle scuole, quindi è necessario avere il massimo della prudenza. Il Governo ha deciso di fare i test sierologici per gli insegnanti, ma bisogna avere anche una sorveglianza stretta di quello che avverrà all’interno delle scuole”.
Secondo Anelli le decisioni governative devono quindi tener conto “di una serie di equilibri economici, sociali e sanitari- sottolinea- e ci rendiamo conto della complessità della situazione. I provvedimento assunti come la chiusura delle discoteche, l’utilizzo delle mascherine e soprattutto i tamponi fatti a chi proviene dall’estero mi sembrano assolutamente appropriati”.
Questo perché “abbiamo la necessità di tenere sotto controllo i focolai”. Ma il virus “purtroppo circola attraverso soggetti asintomatici o paucisintomatici- aggiunge ancora Anelli- e questo non è un segnale positivo. Purtroppo ci troviamo in una situazione che rischia di ridiventare come quella di dicembre/gennaio scorso, che poi ha determinato l’esplosione dell’epidemia. Bisogna essere molto prudenti”, conclude.

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