"Viviana aveva tentato il suicidio a giugno". La pista dei pm che non convince la famiglia
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"Viviana aveva tentato il suicidio a giugno". La pista dei pm che non convince la famiglia

L’ipotesi privilegiata di chi indaga sul fattaccio di Caronia è che Viviana avrebbe ucciso il piccolo Gioele, poi si sarebbe suicidata, lanciandosi da un traliccio.

Il padre di Gioele
Il padre di Gioele
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21 Agosto 2020 - 08.20


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L’ipotesi privilegiata di chi indaga sul fattaccio di Caronia è che Viviana avrebbe ucciso il piccolo Gioele, poi si sarebbe suicidata, lanciandosi da un traliccio. 

A giugno, scrive Repubblica, la donna aveva tentato il suicidio. Ecco perché si fanno indagini anche su due certificati medici trovati nell’auto della donna, che attestavano il suo disagio psichico. Certificati stilati dall’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto, a cui si era rivolto il marito di Viviana preoccupato per le continue crisi della moglie durante il lockdown.

I pm vogliono anche nominare un super esperto, per ricostruire lo stato psicologico di Viviana e cogliere l’eventuale compatibilità con gesti estremi. Ma si tratta di un approfondimento molto complesso. “Viviana non era in cura” ha spiegato il marito, “non seguiva alcuna terapia: ha soltanto preso per 4 giorni due pillole e poi ha smesso lei, di sua volonta”.

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