Non solo Covid, l'Italia prende fuoco ma nessuno ne parla: 500 incendi
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Non solo Covid, l'Italia prende fuoco ma nessuno ne parla: 500 incendi

L'allarme di Coldiretti: da metà giugno bruciati migliaia di ettari, le alte temperature favoriscono i roghi. A Budoni, in Sardegna, notte di paura per 100 turisti.

Incendio a Budoni
Incendio a Budoni
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25 Agosto 2020 - 09.29


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 Con quasi 500 incendi da nord a sud “è un’estate di fuoco per l’Italia con pesanti danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo”. E’ quanto emerge da una elaborazione di Coldiretti su dati del Dipartimento della Protezione civile nel periodo compreso dal 15 giugno a oggi dopo l’ultimo violento incendio che sta devastando l’area di Budoni, in Sardegna, e in una stagione in cui i roghi hanno colpito dalla Puglia all’Emilia Romagna, dalla Sicilia al Lazio, dalla Calabria alla Campania, dall’Umbria alla Basilicata, con migliaia di ettari bruciati, animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti e fiamme che arrivano a lambire le città come la stessa capitale.”Il diffondersi dei roghi – spiega Coldiretti – è favorito dalle alte temperature, con il 2020 che è stato fino adesso di oltre un grado superiore alla media storica classificandosi al quarto posto tra i più bollenti dal 1800, sulla base dell’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr relativi ai primi sette mesi: analisi che evidenzia anche la caduta del 30% di pioggia in meno nonostante le ultime bombe d’acqua e grandine che hanno colpito il nord Italia”.

 

Momenti di paura nella notte per un rogo scoppiato vicino a due villaggi turistici a Budoni, sulla costa nord orientale della Sardegna. Sono stati fatti evacuare un centinaio di turisti. L’ emergenza è finita attorno alle quattro del mattino. Le fiamme sono state domate grazie all’intervento in forze del corpo forestale e dei vigili del fuoco. Al momento sul posto sono operativi due elicotteri dell’apparato regionale e un Canadair della protezione civile nazionale per le operazioni di  bonifica. I turisti sono rientrati nei villaggi. La gran parte di loro era stata ospitata nell’anfiteatro del Comune di Budoni, una dozzina in un’altra struttura ricettiva.

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