Domani Roma sarà invasa dalla manifestazione dei negazionisti del Covid, nonostante alla fine settembre sia arrivato e con esso la tanto temuta seconda ondata. Da quando, lo scorso maggio, il virus aveva abbassato la cresta e si era tornati a uscire, i mesi di terrorizzato silenzio sono stati rimpiazzati dagli strepiti della destra illiberale, irresponsabile e – diciamolo pure – più idiota possibile. Peggio che idiota: pur di accontentare le masse che del virus si erano stufate, i demagoghi hanno sostenuto tutto il contrario di tutto.
Il Coronavirus è una tragedia immane, ma non si può negare che abbia senso dell’umorismo. Sembra che lo stia facendo quasi apposta (e i vari complottari probabilmente la vedono così) a smontare punto per punto le tesi di chi non gli sta dando la giusta importanza.
La destra sosteneva che il virus lo portavano i migranti: il peggior focolaio dalla fine della quarantena scoppia al Billionaire di Flavio Briatore, un posto dove certo non vanno i migranti appena sbarcati. Tra l’altro, lo stesso Briatore finisce contagiato, infettando – anche se non lo ammetteranno mai – anche Berlusconi e famiglia. Il tutto mentre il patron del Billionaire e la sua collega Daniela Santanché si arrampicano sugli specchi per negare l’evidenza (è una prostatite, ha avuto il coraggio di dire Santanché).
La destra voleva riaperte le scuole senza mascherina (Io a scuola con la mascherina mia figlia non ce la mando, diceva Salvini): la Francia, dopo appena tre giorni di riapertura delle scuole, le sta chiudendo precipitosamente, perché i casi sono esplosi.
La destra voleva riaperte le frontiere per non mortificare il turismo: i principali focolai durante l’estate sono stati causati da chi, fregandosene della pandemia, è andato a fare le vacanze in Spagna, in Croazia, a Malta, in Grecia. Risultato: la Norvegia ha chiuso le sue frontiere all’Italia, così come l’Ungheria (del caro amico di Salvini Orban).
La destra sostiene, tramite Zangrillo, che il virus è ‘clinicamente morto’: Silvio Berlusconi è ricoverato al San Raffaele con la polmonite, in cura dallo stesso Zangrillo (che lo aveva definito ‘asintomatico’).
Domani, ripetiamo, Roma sarà invasa da una mandria di persone che al virus non ci credono. Saranno probabilmente tutti ammassati, senza mascherina, alitandosi in faccia gli slogan negazionisti. È una mancanza di rispetto per noi, per i medici, per le vittime e le loro famiglie che davvero non possiamo tollerare. Tanto più che il Sars-CoV-2 ha ampiamente dimostrato la sua crudele ironia: sta a vedere che il prossimo focolaio deve scoppiare proprio nella Capitale.
Argomenti: covid-19