Per non dimenticare: quando Zangrillo intervistato dall'Annunziata disse che il virus non esisteva più
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Per non dimenticare: quando Zangrillo intervistato dall'Annunziata disse che il virus non esisteva più

Oggi ha dovuto ammettere di essersi sbagliato "Virus clinicamente morto? Ho usato un tono stonato"

Zangrillo
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4 Settembre 2020 - 16.15


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Ne era convinto il primario del San Raffaele di Milano Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva. Parole che avevano immediatamente infiammato la polemica tra gli esperti, con espressioni di sconcerto e di condanna soprattutto da parte degli scienziati che fanno parte del comitato tecnico scientifico. Tutto è cominciato durante la trasmissione Mezz’ora in più su Raitre, quando a proposito delle osservazioni sulla situazione della Regione Lombardia, Zangrillo aveva detto: “Mi viene veramente da ridere. Oggi è il 31 di maggio e circa un mese fa sentivamo gli epidemiologi dire di temere grandemente una nuova ondata per la fine del mese/inizio di giugno e chissà quanti posti di terapia intensiva ci sarebbero stati da occupare. In realtà il virus, praticamente, dal punto di vista clinico non esiste più”. “Questo – aveva aggiunto – lo dice l’Università vita-salute San Raffaele, lo dice uno studio fatto dal virologo e direttore dell’Istituto di virologia, professor Clementi, lo dice, insieme alla Emory University di Atlanta, il professor Silvestri.

Oggi ha dovuto ammettere di essersi sbagliato, leggete:

Berlusconi con la polmonite e Zangrillo ammette: “Virus clinicamente morto? Ho usato un tono stonato”

 
 
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