Alessandro Zan, deputato Pd, ha condiviso un video di un episodio agghiacciante avvenuto ieri durante un comizio di Matteo Salvini: “7 settembre 2020, Brindisi, comizio di Salvini. A un ragazzino di 15 anni viene strappata dalle mani una bandierina arcobaleno. Ecco paladini della libertà di espressione. Ma terrorizzati da un simbolo di inclusione”.
Alessandro Zan è il primo firmatario della legge contro l’omofobia e la trasnfobia, di cui è prevista la discussione in Parlamento e contro cui la destra sta facendo muro, anche facendo ricorso a fake news. La più clamorosa è che la legge ‘punirebbe le opinioni’, come quelle sulla famiglia arcobaleno o la gestazione per altri (Gpa). In realtà, le ‘opinioni’ non possono – ovviamente – venire punite, e la legge Zan non si occupa affatto del tema delle adozioni a per coppie omosessuali o della Gpa. L’obiettivo della legge è quello di criminalizzare la discriminazione e la violenza, fisica e verbale, contro le persone Lgbtqi+.
7 settembre 2020, Brindisi, comizio di #Salvini.
A un ragazzino di 15 anni viene strappata dalle mani una bandierina arcobaleno.
Ecco paladini della libertà di espressione. Ma terrorizzati da un simbolo di inclusione.
Avanti con la legge contro l’#omotransfobia e la #misoginia pic.twitter.com/IdKSTtTLyB— Alessandro Zan (@ZanAlessandro) September 8, 2020
Argomenti: matteo salvini