La destra si scatena: "Quello contro Salvini è stato un rito di magia nera africana"
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La destra si scatena: "Quello contro Salvini è stato un rito di magia nera africana"

Il giornale di Sallusti ha reclutato un antropologo per sostenere questa tesi a dir poco azzardata

L'aggressione di Salvini a Pontassieve
L'aggressione di Salvini a Pontassieve
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11 Settembre 2020 - 09.11


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Ora la cosiddetta aggressione contro Salvini a Pontassieve (che poi le aggressioni siano ben altre è noto, per quanto il gesto contro il capo della Lega sia da condannare fermamente) è diventato a destra il motivo di una nuova campagna razzista contro gli africani.
Bastava vedere Libero dell’altro giorno che titolava a tutta pagina contro la ‘nera” e l’africana.
Al Giornale di Sallusti hanno fatto di meglio: hanno chiamato un antropologo per tentare di accreditare l’ipotesi che contro il capo della Lega ciò sia stato un rito di magia nera africana.
E che ha detto l’esperto? “Vedo comunque alcuni elementi che possono far pensare anche a un gesto di magia nera tribale. Innanzitutto vi è la rottura del rosario che sul piano “magico” può essere visto come un talismano di protezione, quindi un gesto che, osservato con la lente della magia nera può essere interpretato come un “io rompo la tua protezione e ti attacco con il mio Dio che è superiore”. Poi c’è un secondo aspetto che riguarda l’aggressione culturale e cioè il disprezzo nei confronti della fede (cristiana) di Salvini: per dirla in maniera semplice “io disprezzo il tuo Dio e il tuo credo”. Teniamo a mente che in Congo è ancora molto forte l’idea della religione tribale e non si tratta di un culto sincretico come nel caso ad esempio del Palo Mayombe a Cuba. C’è poi il tentativo di strappare un pezzo d’indumento a Salvini, indumento che può essere utilizzato come “testimone” (oggetto appartenuto alla persona che fa da tramite) per fare un rito di stregoneria, una fattura”. 

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Non contenti nell’intervista si sono alimentati i sospetti anti-cristiani dei neri, dimenticando che in Africa il cristianesimo sia la religione più diffusa e che nel Congo la maggioranza degli abitanti è cristiana.
E ancora: “Lo strappo del rosario, al di là della rottura della protezione, può essere un attacco al crocifisso visto come nemico, come “Dio dei bianchi”, in contrapposizione a un non ben chiaro Dio del suo Paese, della sua stirpe. Per quanto riguarda il grido “ti maledico”, è una maledizione, un’esternazione di odio, ti butto addosso il male per fartela pagare. Non lo ha semplicemente insultato, lo ha maledetto”.

Il crocifisso il dio dei bianchi? Il dio dei bianchi in un continente a prevalenza cristiano? Ma siamo sicuri?

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