La colpa è nostra.
Sì. La colpa è di un centro sinistra che ha lasciato che l’estrema destra seminasse odio, razzismo, omotransfobia.
Colpa per aver accettato tutta la propaganda marcia. Tutte quelle frasi dette e scritte sui social, urlate nei comizi per saziare la rabbia della pancia del Paese.
Per tutte quelle volte che abbiamo pensato che i diritti civili o le leggi contro l’odio potessero attendere. Ogni volta che ci siamo raccontati che il problema più grande dell’Italia è l’economia e invece è l’ignoranza.
Sì la colpa è nostra. Perché abbiamo creduto che certi temi fossero un capriccio, un vezzo. Qualcosa da radica chic, da salotti, da privilegiati.
Il fascismo torna ogni volta che smettiamo di essere resistenza.
Torniamo partigiani. Opponiamoci a una certa destra, sempre. Ogni giorno.
Per evitare che altri giovani muoiano vittime di chi parla alla parte peggiore del nostro Paese.
Ogni morte di questo tipo ha come mandante una certa politica che dobbiamo fermare adesso. Come? Con l’educazione al rispetto. In casa e a scuola. Ma soprattutto sui media.