“Mia figlia aveva un sorriso più luminoso delle stelle. Adesso non ce l’ha più”. Parla così al Corriere della Sera il padre della 15enne inglese violentata insieme a un’amica da un gruppo di otto ragazzi — quattro arrestati, altri 4 indagati — durante una festa privata a Marconia (Matera).
Cosa pensa di quei ragazzi?
Che “sono degli sbandati, dei delinquenti. Ecco perché dico loro di pentirsi, come ha chiesto anche l’arcivescovo di Matera-Irsina nella messa celebrata domenica a Marconia. Per questi giovani potrebbe essere l’occasione di chiudere con il passato e ricominciare una nuova vita. Adesso le loro famiglie, la comunità, le istituzioni devono aprire gli occhi e accorgersi per tempo del malessere che c’è in questi giovani di Marconia”.
L’uomo era partito 40 anni fa da Marconia per raggiungere l’Inghilterra, in cerca di lavoro. Oggi è proprietario di una catena di alberghi. Al momento dei fatti era in Inghilterra:
“mia figlia grande al telefono cercava di raccontarmi e a malapena riusciva a parlare. Mi diceva frasi strane che non capivo. Piangeva, era sconvolta. Le dicevo: cosa è successo? E lei balbettava, senza darmi una risposta. Poi mi ha chiamato mio fratello e mi ha accennato a quanto accaduto. Mi è cascato il mondo addosso”.