Omicidio di Don Roberto, il razzismo del giornalista del Tg2: "Migranti violenti e criminali"
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Omicidio di Don Roberto, il razzismo del giornalista del Tg2: "Migranti violenti e criminali"

Per Andrea Romoli la campagna della destra che mira a far coincidere clandestino e criminale ha funzionato alla grande: ormai i due termini per lui si equivalgono

Don Roberto Malgesini
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16 Settembre 2020 - 14.39


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È un post violentissimo quello di Andrea Romoli, giornalista del Tg2 che ha commentato su Facebook l’uccision e di Don Roberto Malgesini a Como con queste parole: “Mettiamo un po’ le cose in chiaro: L’omicida è un immigrato clandestino violento e mafioso. Gli immigrazionisti che sui media e la rete cercano, come al solito, di derubricare l’ennesimo atto di violenza da parte dei migranti come atto di follia devono farsene una ragione. Siamo in pericolo, tutti”. 
Per Romoli insomma, la campagna della destra che mira a far coincidere clandestino e criminale ha funzionato alla grande. Nonostante faccia il giornalista e dovrebbe saper distinguere la verità dalla propaganda, ormai i due termini per lui si equivalgono. E lo dimostra anche nelle risposte che dà a chi lo contesta come un altro giornalista, Simone Mercurio: “Preti degli ultimi entrambi ed è una incredibile coincidenza proprio nel giorno del 27 mo anniversario del compleanno ( e dell’assassinio) di 3P… Certo, Padre Puglisi è stato ucciso dalla mafia, don Roberto da uno squilibrato… ma chi si occupa degli ultimi da sempre, ahimé, fastidio”. 

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“Non da uno squilibrato ma da un c***o di immigrato clandestino che grazie agli immigrazionisti e ai buonisti vati era ancora in giro”, replica Romoli. “È solo uno squilibrato. Che sia immigrato, clandestino, rosso o verde è un problema tuo e di chi la pensa come te”, ribatte Mercurio.

“No c***o era un immigrato clandestino con decreto di espulsione non eseguito”, rilancia Romoli. “La responsabilità della morte di quest’uomo e un problema tuo e di chi la pensa come te. Se quella bestia era uno squilibrato lo deciderà un tribunale. Che fosse un clandestino è un dato di fatto”. E ancora: “Gli italiani decideranno nelle urne. A noi il compito di ricordare i crimini e le violenze QUOTIDIANE di cui si rendono responsabili gli immigrati”.

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