Cresce il fronte dei sindaci e dei governatori pronti ad introdurre l’obbligo delle mascherine anche all’aperto. Dopo i casi di Calabria e Campania, dove la nuova stretta è già in vigore, un’ordinanza analoga potrebbe arrivare anche in Sicilia e nel Lazio
Sul tavolo del presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, c’è già una nuova ordinanza con misure più restrittive. Il provvedimento, riferisce PalermoToday, potrebbe essere firmato fra oggi e domani, per poi entrare in vigore a partire da lunedì.
Quasi certa la reintroduzione dell’obbligo delle mascherine anche in luoghi pubblici all’aperto. Il governatore Musumeci e l’assessore alla Salute Razza stanno anche verificando, consultandosi con il comitato tecnico-scientifico della Regione, la fattibilità di altre norme anti-assembramento nei luoghi a più alto rischio, come quelli in cui imperversa la movida. Con un paletto esplicitamente richiesto agli esperti: “Evitare di penalizzare le attività economiche”.
Ma l’obbligo di mascherine all’aperto potrebbe essere introdotto anche nel Lazio dove i contagi continuano a salire. “Se l’indice Rt arriva a 1 – ha fatto sapere l’assessore D’Amato -, dovremo introdurre l’obbligo di indossare la mascherina h24 all’aperto ovunque”. Nel Lazio il valore dell’indice di contagio attualmente è a 0.85: se aumenterà ancora, scatteranno le restrizioni.
L’obbligo di mascherina all’aperto è invece già realtà in due grandi Regioni del Sud. In Calabria la presidente della Regione Jole Santelli ha infatti firmato nelle scorse una nuova ordinanza che “per la prevenzione e la gestione dell’emergenza Covid-19” che istituisce l’obbligo di utilizzo della mascherina anche all’aperto per tutti i cittadini, esclusi i bambini al di sotto dei sei anni e le persone con disabilità non compatibile con l’uso del dispositivo di protezione. L’ordinanza è valida sino al 7 ottobre.
La prima regione a introdurre l’obbligo è stata però la Campania. L’ordinanza firmata due giorni fa da De Luca – e in vigore fino al 4 ottobre – prevede l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione anche all’aperto e durante l’intero arco della giornata “a prescindere dalla distanza interpersonale, fatte salve le previsioni degli specifici protocolli di settore vigenti (ad esempio per le attività di ristorazione, bar, sport all’aperto)”.
L’obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei sei anni, per i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio in forma individuale di attività motoria o sportiva.
Sulla stessa scia si stanno muovendo anche alcuni sindaci. Il primo cittadino di Genova Marco Bucci, in seguito all’aumento dei casi di registrato in città, ha annunciato due giorni fa l’obbligo di mascherina anche all’aperto nel centro della città. Sono previste sanzioni fino alla chiusura dei locali del centro storico che non rispettano l’obbligo.
Un’ordinanza simile è stata firmata dal sindaco di Foggia Franco Landella. A partire dal 25 settembre è obbligatorio indossare correttamente il dispositivo di protezione individuale all’aperto nelle aree pedonali a maggiore vocazione aggregativa del centro storico della città, maggiormente interessate dalla presenza di pubblici esercizi e attività commerciali e da una concentrazione costante e cospicua di persone. Le zone particolarmente interessate sono: corso Vittorio Emanuele, via Lanza, via Duomo, via Dante, via Oberan, via Arpi, largo degli Scopari, piazza Duomo, piazza De Sanctis, piazza Mercato, piazza Cesare Battisti.
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