Nonostante lo scorso 27 luglio la Corte d’Assise di Massa abbia assolto Marco Cappato e Mina Welby per l’aiuto fortnito a Davide Trentini nel porre fine alla sua vita, perché “il fatto non sussiste e non costituisce reato, la Procura di Massa ha ricorso in appello contro Cappato.
“Saremo di nuovo processati – ha detto in un video Cappato – ma ricordo che i giudici della Corte Costituzionale mi hanno già assolto per la vicenda di dj Fabo. La cosa che manca, in tutta questa storia, è il ruolo del Parlamento. Da oltre sette anni abbiamo depositato una legge di iniziativa popolare sull’eutanasia legale. Non l’hanno discussa neanche un minuto”.
In seguito alla sentenza di luglio, infati, la Corte Costituzionale aveva riconosciuto in Italia il diritto al suicidio medicalmente assistito attraverso il sistema sanitario nazionale a persone in grado di intendere di volere affette da patologie irreversibili fonti di sofferenza e dipendenti da trattamenti sanitari salvavita.
Sarò di nuovo processato. Ma non scordiamoci che l’aiuto alla morte volontaria è già legale in Italia ad alcune condizioni. Certo, manca ancora il Parlamento: per questo potere firmare su https://t.co/vvRXt265Xh. #LiberiFinoAllaFine @ass_coscioni @EutanaSiaLegale pic.twitter.com/K4NXXxucrr
— Marco Cappato (@marcocappato) October 1, 2020