Una storia sconvolgente che oggi finalmente finisce con una giusta archiviazione. Le accuse di omicidio rivolte a Valentina Pitzalis per i fatti accaduti nel 2011 sono state infatti oggi, 1 ottobre, definitivamente archiviate. Come si legge sul sito di informazione Giornalettismo: una notizia che è stata diffusa sui social network da Selvaggia Lucarelli che, da giornalista, ha seguito sin dal principio la storia surreale di questa potenziale vittima di femminicidio che, a un certo punto, era stata addirittura indagata per la morte del suo ex che, invece, aveva cercato di ucciderla appiccando un incendio.
I fatti risalgono al 2011. L’ex marito Manuel Piredda, a Bacu Abis, appicca un incendio con l’obiettivo di uccidere Valentina Pitzalis. Lo stesso Manuel, successivamente al suo gesto, si dà fuoco a sua volta e muore dopo aver compiuto quel gesto. Tuttavia, Valentina Pitzalis riesce a uscire viva dalle fiamme: ha evidenti segni di ustioni sul suo corpo, saranno necessari diversi interventi chirurgici, ma alla fine ne esce viva. E continuerà a raccontare la sua storia.
Tuttavia, il 5 luglio 2017 Valentina Pitzalis viene indagata per omicidio e incendio doloso. Nel mirino c’è la morte dell’ex marito. Gli avvocati Cataldo Intrieri e Adriana Onorato l’hanno difesa per tre anni, dovendo anche contrastare alcune attività d’informazione che, nel frattempo, hanno dato conto di quanto accaduto. La sintesi del calvario della donna è stata messa nero su bianco da Selvaggia Lucarelli, dopo la notizia dell’assoluzione: «Nessuno potrà chiamarla più indagata, più assassina, più strega, più bugiarda – ha scritto la giornalista sui social network -. Valentina Pitzalis è una vittima di tentato femminicidio prima e di persecuzioni dopo, oltre che di una giustizia che non l’ha tutelata abbastanza».
Nei giorni scorsi era arrivata anche un’altra notizia, questa volta una sentenza, favorevole a Valentina Pitzalis: nell’ultima settimana di settembre c’era stata una condanna per diffamazione nei confronti della madre di Manuel Piredda.
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