Medaglia d'oro da Mattarella ma Como in mano alla destra rifiuta di omaggiare don Malgesini
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Medaglia d'oro da Mattarella ma Como in mano alla destra rifiuta di omaggiare don Malgesini

Già nel 2017 Como aveva multato don Malgesini perché aveva violato l'ordinanza che impediva di portare cibo ai poveri

Don Malgesini
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8 Ottobre 2020 - 16.25


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Da una parte il Presidente della Repubblica che ha conferito la medaglia d’oro al valor civile a padre Don Roberto Malgesini, ucciso a Como davanti alla Chiesa di San Rocco. Dall’altra proprio il comune di Como, che rifiuta di conferire alla memoria del prete di strada l’Abbondino d’oro 2020, la massima onorefienza della città. La proposta era arrivata dal presidente stesso della Commissione per le civiche benemerenze, Matteo Ferretti, ma poi al momento di scegliere i candidati il nome di Don Roberto è stato sfilato e la decisione – appoggiata unanimamente dai membri della commissione nella seduta dello scorso 5 ottobre,  è ricaduta su altri nomi.
Non c’è da stupirsi: dopotutto Como è la stessa città che ha multato don Malgesini perché aveva sfidato l’ordinanza inumana del sindaco di destra Mario Landriscina, che nel 2017 aveva vietato di donare cibo ai poveri che si rifugiano nel portico dell’ex Chiesa di San Francesco. Il tutto appena prima di Natale, giusto per ricordare chi sono davvero queste persone che si definiscono cristiane e sventolano i rosari. 
“La decisione di ieri del Presidente della Repubblica di concedere la medaglia d`oro a Willy Monteiro e a don Malgesini è un gesto di profonda umanità e di rispetto dello Stato nei confronti di due nostri concittadini vittime della violenza e dell’odio. E di questo tutti dobbiamo essere grati al Capo dello Stato”. Lo afferma il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.
“Fa riflettere invece – prosegue l’esponente di Leu – il fatto reso noto dalla stampa locale, che proprio mentre veniva annunciata la medaglia d`oro, a Como veniva negata la locale onorificenza a don Malgesini. Evidentemente alla destra chi è stato, fino all`estremo sacrificio, autentico interprete dei valori di solidarietà umana, dà fastidio anche da morto, così come – conclude Fratoianni – lo osteggiava da vivo nella cura degli ultimi e delle loro fragilità”.

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