Forse si sarebbe dovuto pensare prima, non ora che la situzaione è critica. ll Cts ha suggerito orari scaglionati per studenti delle superiori e delle università, sottolineato la necessità di controlli e sanzioni, anche prevedendo per ristoranti, bar e locali aperti al pubblico l’obbligo di affissione del numero massimo di clienti che è possibile accogliere.
Gli esperti hanno rilevato l’ “assoluta esigenza di tempestiva diagnosi, monitoraggio ed efficace tracciamento dei contatti attraverso il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, mediante “reclutamento attivo” per potenziare i drive-in e chiesto di coinvolgere per supportare il sistema di contact tracing la Protezione civile. E ancora incentivare lo smart working e limitare congressi, fiere e assembramenti.
“Un’importante criticità” per i tecnici è rappresentata dal trasporto pubblico locale “che – hanno fatto notare – non sembra essersi adeguato alle rinnovate esigenze, nonostante il Cts abbia evidenziato fin dallo scorso mese di aprile la necessità di riorganizzazione, incentivando una diversa mobilità con il coinvolgimento attivo delle istituzioni locali e dei mobility manager”.