Il papa apre alle unioni civili per gli omosessuali, Tiziano Ferro cita il Vangelo per ringraziarlo
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Il papa apre alle unioni civili per gli omosessuali, Tiziano Ferro cita il Vangelo per ringraziarlo

“Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò", con queste parole il cantante ha voluto ringraziare Papà Francesco.

Tiziano Ferro
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22 Ottobre 2020 - 08.19


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Dopo le dichiarazioni di Papà Francesco di ieri pomeriggio, in cui annuncia l’apertura alle unioni civili per le coppie gay, Tiziano Ferro si rivolge al Pontefice e con un post su Instagram in cui cita un passo del Vangelo di Matteo: “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò”. 

Un messaggio in cui l’artista, omosessuale dichiarato dal 2010 e sposato con il produttore Victor Allen da quasi due anni, ringrazia Papa Francesco per le parole storiche pronunciate nel pomeriggio di ieri. 

“La compassione, la carità, la generosità, il conforto – prosegue l’artista di Latina – Questo è sempre stato per me Dio. Grazie Papa Francesco, perché mi ricordi chi sono, da dove vengo e quanto forte rimarrà la mia Fede, per sempre. Compassione”. 

Ieri queste le parole del Papa: “Gli omosessuali hanno diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio e hanno il diritto a una famiglia. Nessuno deve esserne escluso”, contenute in un documentario – intitolato “Francesco” – mostrato per la prima volta mercoledì alla Festa del Cinema di Roma a firma del regista Evgeny Afineevsky. 

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Proprio nelle ultime ore Ferro ha raccontato quanto sia stato difficile per lui fare coming out. “Dopo il mio complicato rapporto col mio corpo e il cibo era spuntato un altro grosso problema per loro – ha dichiarato a proposito degli esordi in tv – Si parlare di me come in quanto persona omosessuale e questo non gli andava assolutamente bene (…) Resto senza parole quando mi accorgo che il problema non riguardava soltanto me, ma anche molti altri. Scelgo di non mentire, non voglio finte fidanzate al mio fianco. Addirittura la mia casa discografica francese mi imponeva, quando mi trovavo a Parigi per la promozione della mia musica, un dress code con codici più maschili. Ma la verità mi ha reso libero e mi sono avvicinato ancora di più al mio pubblico”. 

 

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