Il sindaco (leghista) di Codogno: "Negare il virus è una bestialità, come negare Auschwitz"
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Il sindaco (leghista) di Codogno: "Negare il virus è una bestialità, come negare Auschwitz"

Francesco Passerini: "Negare il virus è uno schiaffo a tutti quei territori che hanno sofferto. E' buttare il sale sulla ferita"

Francesco Passerini
Francesco Passerini
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23 Ottobre 2020 - 14.04


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L’incubo del Covid in Italia è iniziato a Codogno e adesso, a distanza di 8 mesi, il sindaco
Francesco Passerini afferma: “Un po’ di paura c’è. Tutti ricordiamo quanto accaduto a febbraio-marzo nel nostro territorio ma attualmente non sono presenti focolai e la situazione non può essere nemmeno lontanamente paragonata a quella passata. L’attenzione resta comunque alta nonostante i contagi siano fortunatamente piuttosto contenuti: nelle ultime 3 settimane abbiamo avuto 16 positività (ieri zero casi) e 27 contatti stretti. Numeri che a febbraio facevamo in mezza giornata”.
“Molto hanno fatto i comportamenti dei cittadini che, vivendo sulla propria pelle la sofferenza, hanno ormai metabolizzato tutte quelle misure precauzionali (mascherine, distanziamento, igienizzazione), le quali hanno contributo a uscire dalla zona rossa. Misure mai abbandonate da febbraio ad oggi – aggiunge il sindaco – Ci vuole attenzione, pazienza, lucidità contro questa guerra che sono convinto alla fine riusciremo a vincere. Ma unità innanzitutto” ha continuato. 
“D’altronde eravamo tutti consci che ci sarebbe stata una nuova ondata”, sottolinea Passerini a giudizio del quale “nemmeno l’arrivo del vaccino dovrebbe far pensare a un ‘libera tutti’, perché non risolverà nell’immediato. Anche allora l’attenzione dovrà essere mantenuta – ammonisce – Tra l’altro, stando a una un’indagine letta di recente, non tutti decideranno di vaccinarsi”. Per esempio, i negazionisti? “Auguro che nessuna possa mai vivere le situazioni drammatiche come quelle che abbiamo visto qui a Codogno. Di perdere un parente o un amico per questo subdolo virus senza poterlo salutare. Un dolore forte che non ti lascia. Su come è stata gestita l’epidemia si può aprire un’enciclopedia intera, ma negare l’esistenza di qualcosa che è scientificamente provato, è semplicemente una bestialità. E’ come negare Auschwitz. E’ negare la realtà”, afferma Passerini.
“Negare il virus è uno schiaffo a tutti quei territori che hanno sofferto. E’ buttare il sale sulla ferita. Non credono? Allora, semmai ne avranno voglia – è l’invito del sindaco ai negazionisti -, vengano al cimitero di Codogno dove in soli due mesi è stato riempito un intero lato: 224 morti a causa della pandemia. Le loro affermazioni sono solo inaccettabili”.

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