Nuovo Dpcm, tutte le misure divise per Regioni: ecco cosa chiude
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Nuovo Dpcm, tutte le misure divise per Regioni: ecco cosa chiude

Le misure del Dpcm saranno in vigore da venerdì 6 novembre fino al 3 dicembre. L'Italia è divisa in tre zone, gialla, arancione e rossa a seconda del livello di criticità

Giuseppe Conte
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4 Novembre 2020 - 20.23


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Da Palazzo Chigi Giuseppe Conte ha annunciato le nuove misure contenute nell’ultimo Dpcm: l’Italia è divisa in tre zone, rossa (alta criticità), arancione (media criticità), gialla (bassa criticità). 

Nell’area gialla rientrano Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, LiguriaToscana, Molise, Marche, Sardegna e Friuli Venezia Giulia
Le aree gialle comprendono anche il Veneto e le provijnce autonome di Trento e Bolzano. Queste aree hanno misure restrittive più morbide.
L’area arancione comprende Puglia e Sicilia
L’area rossa comprende Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta.
“Già questa settimana porteremo in Consiglio dei ministri, dovremo farcela già domani sera, un nuovo decreto legge” per i ristori ha detto Conte, che ha continuato: “Una volta condiviso l’impianto delle misure restrittive le conseguenze sono automatiche, perché basate su criteri predefiniti e oggettivi che sfuggono da qualsiasi contrattazione. Non si può negoziare o contrattare sulla pelle dei cittadini, non lo farà Speranza né i presidenti delle singole regioni, il contraddittorio ci sarà, perché le ordinanze vengono fatte sentito il presidente, ma non negoziato con il presidente”. 

Restrizioni valide su tutto il territorio nazionale (uniche valide nelle zone gialle)

Permane l’obbligo di mascherina anche all’aperto, a eccezione dei bambini sotto ai sei anni, di chi svolge attività sportiva e di chi ha patologie che non si conciliano con l’uso della mascherina.
Rimane l’obbligo di tenere la distanza sociale di sicurezza.
Il coprifuoco è fissato dalle 22 fino alle 5. Dopo quell’ora ci si può muovere solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute. Per spostarsi in quegli orari bisognerà fare un’autocertificazione.
I negozi devono esporre un cartello indicando il numero massimo di persone che possono entrare contemporaneamente.
Gli amministratori locali possono chiudere strade o piazze in cui c’è il rischio che si creino assembramenti.
Rimangono chiusi i cinema, i teatri, le sale scommesse, le sale da gioco, le discoteche, le sale da ballo, le sale da concerto, le palestre, le piscine, i parchi tematici, le terme, i centri benessere.
Sono chiusi anche i musei e le mostre.
Sono sospesi i convegni, i congressi e altri eventi.
L’accesso ai luoghi di culto deve avvenire in modo da evitare assembramenti.
Sono chiuse le scuole e gli allenamenti sportivi al livello dilettantistico.
Nelle scuole superiori si passa al cento per cento di didattica a distanza, per medie ed elementari resta la didattica in presenza, ma con l’obbligo di mascherina.
Sono sospese le gite scolastiche e i viaggi d’istruzione.
Anche nelle università la didattica si svolge a distanza.
Sono sospese le prove scritte e orali per i concorsi e quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni.
I centri commerciali sono chiusi nel weekend.
Per bar e ristoranti restano le regole di apertura dalle 5 alle 18, consegna a domicilio consentita, asporto possibile fino alle 22, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Restano comunque aperti gli autogrill e i servizi di ristorazione di stazioni e aeroporti.
Il trasporto pubblico viene ridotto a una capacità del cinquanta per cento.
Sono chiusi gli impianti sciistici.
Gli accompagnatori non potranno sostare nelle sale d’attesa dei pronti soccorsi.
Sarà limitato l’accesso dei parenti e dei visitatori nelle residenze per anziani e negli hospice.

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Restrizioni nelle zone arancioni

Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori posti in zona arancione salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza.
Vietato spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune.
Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), a esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperti gli autogrill e i servizi di ristorazione di stazioni e aeroporti.

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Restrizioni nelle zone rosse

Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori nella zona rossa, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita.
Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità.
Sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie.
Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (tra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), a esclusione delle mense e del catering.
Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nonché fino alle 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperti gli autogrill e i servizi di ristorazione di stazioni e aeroporti
È consentito correre da soli e in prossimità della propria abitazione e con obbligo di mascherina.
La scuola in presenza è possibile solo fino alla prima media, dalla seconda si passa in didattica a distanza.
Si raccomanda l’uso dello smart working.

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Le misure del Dpcm saranno in vigore da venerdì 6 novembre fino al 3 dicembre.

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