Sta facendo molto scalpore, un po’ per prenderla in giro e un po’ per condannarla, la lettera che il Direttore Generale dell’Ufficio scolastico delle Marche Marco Ugo Filisetti ha inviato agli studenti marchigiani in occasione del 4 novembre, la giornata delle Forze Armate.
Scritta in toni che si ispirano chiaramente ai tempi fascisti, con parole auliche e formule pompose, nella lettera si possono leggere cose come “il nostro reverente pensiero va ai figli d’Italia che dettero la loro vita per la patria”; e ancora, “una gioventù lontana dai prudenti, dai pavidi, coloro che scendono in strada a cose fatte per dire ‘Io c’ero'”. Spicca anche una citazione di Giovanni Gentile, Ministro dell’Istruzione durante il regime fascista: “Un uomo è vero uomo se è martire delle sue idee: non solo le confessa, ma le attesta, le prova, le realizza”.
Insomma, come scrive più d’uno su Twitter, questo è quello che succede quando si riduce l’antifascismo a un’occupazione da radical chic, credendo a quelli che pensano (o vogliono far pensare) che il fascismo, in Italia, non esista più.
Ecco il messaggio del Direttore Generale dell’ Ufficio Scolastico delle Marche per il #4novembre2020 agli studenti marchigiani. @AzzolinaLucia https://t.co/mtL3Upd5y4 pic.twitter.com/gaSaTBHJwp
— Marco Bentivogli (@BentivogliMarco) November 5, 2020