Per Giuseppe Tiani, segretario nazionale del sindacato di polizia Siap e presidente di InnovaPuglia, per sconfiggere il Covid basta un ciondolo: in collegamento con la commissione Affari Costituzionali della Camera per un’audizione informale nell’ambito dell’esame del decreto sicurezza e immigrazione, ha mostrato il ciondolo che portava al collo sostenendo fosse efficace per evitare di essere contagiati dal coronavirus.
“Oggi porto al collo un micro purificatore d’aria del costo di 50 euro, di tecnologia israeliana, che per un metro cubo attorno a chi lo indossa genera cationi che inibiscono qualsiasi virus abbia segno positivo…è un neutralizzatore di batteri e andrebbe distribuito alle forze di polizia e a tutti i sanitari impegnati perché questo ci darebbe una mano a fare più serenamente il nostro lavoro e soprattutto a combattere il virus con la tecnologia”, ha detto Tiani.
Giuseppe Brescia e Fausto Raciti, presidente e vicepresidente della commissione Affari Costituzionali della Camera, hanno precisato che l’audizione, presieduta da Raciti, “è stata richiesta dal gruppo della Lega. Non è nel potere della presidenza censurare gli interventi degli auditi se non per frasi ingiuriose, ma è evidente nel video l`invito della presidenza a concludere non senza imbarazzo”.
Tiani, intervistato oggi dal fattoquotidiano.it, si difende sostenendo che sia stata proprio la Lega a strumentalizzare le sue parole: “Hanno tagliato il mio intervento, poi il Sap di Gianni Tonelli che sappiamo i metodi che utilizza, ha estrapolato 30 secondi, l’ha messo in rete e ha strumentalizzato il video. Perché io dicevo `A` e Salvini diceva `B`. Ma è una questione tutta politica, tentare di infrangere la mia specchiata moralità”.
Italia Viva ha chiesto le dimissioni di Tiani dall’incarico a InnovaPuglia: “Penso sia inutile attardarsi a commentare l’incredibile performance del presidente di InnovaPuglia sul miracoloso ciondolo anti-Covid. Sarebbe da riderci di gusto, se non stessimo parlando di una tragedia che anche in Puglia ha disseminato perdite, lutti e dolori. Michele Emiliano lo cacci immediatamente e chieda scusa. Siamo oltre ogni decenza”, ha detto il sottosegretario agli Affari Esteri, Ivan Scalfarotto.
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