L'analisi dei dati è uno schiaffo a Fontana e la Lega: il 40% dei decessi avviene in Lombardia
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L'analisi dei dati è uno schiaffo a Fontana e la Lega: il 40% dei decessi avviene in Lombardia

Il 97% dei decessi aveva patologie pregresse: l'età media a luglio era di 85 anni. Questi i dati dell'Istituto Superiore di Sanità

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8 Dicembre 2020 - 09.04


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Cambiano le statistiche e cambia la geografia dei casi dopo la seconda ondata di Coronavirus.
Secondo lo studio sui dati fino al 2 dicembre dell’Iss sulle oltre 55mila perone decedute fino adesso, quattro morti su dieci per Covid in Italia dall’inizio della pandemia sono avvenuti in Lombardia.

A livello nazionale, l’età media dei deceduti è di 80 anni e il 97% di loro aveva malattie pregresse: in estate l’età media era salita fino ad arrivare a 85 anni (la prima settimana di luglio) per poi tornare a calare.

Oltre al 39,9% di morti in Lombardia (22.252), la seconda Regione per numero di decessi è l’Emilia Romagna con 5.805 (10,4%), seguita da Piemonte 5.556 (10%), Veneto 3899 (7%), Lazio 2.525 (4,5%) e Liguria 2.419 (4,3%).
La seconda ondata sta progressivamente cambiando questa geografia: da marzo a maggio in Lombardia si registravano il 47,6% delle morti, quasi la metà del totale, per scendere al 32,3% nel periodo giugno-settembre e al 27% tra ottobre e dicembre.
In calo rispetto al dato generale anche il Piemonte, che aveva l′11,9% dei decessi nella prima fase, per poi calare al 9,2% in estate e al 6,7% nella seconda ondata.
Viceversa, le Regioni del centrosud hanno visto incrementare il loro contributo alle vittime totali: il Lazio è passato dal 2,4% della prima ondata al 7,9% della seconda, la Toscana dal 3% al 6,4.
Peggio la Sicilia, passata dallo 0,9% al 6,2% del totale, e la Campania, dall,1,4% all′8,3%.

Quasi tutti, il 97%, avevano almeno una patologia pregressa: complessivamente, riferisce l’Iss, il 3,1% del campione considerato presentava zero patologie, il 12,4% una patologia, il 18,5% aveva due  patologie e il 65,9% tre o più patologie.

 

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