Anche se l’emergenza in Italia è iniziata il 21 febbraio 2020, giorno in cui fu trovato il paziente 1 a Codogno, che il virus circolasse pressoché indisturbato già dai mesi precedenti era praticamente una certezza. Ora la conferma è arrivata, e il momento in cui il Sars-CoV-2 è arrivato nel nostro paese viene posto molto prima del previsto.
Uno studio dell’università statale di Milano ha dimostrato che quello che sembrava un caso di morbillo in un bambino di 4 anni era in realtà un caso di Covid, risalente a novembre 2019.
Questo vuol dire che il virus circola da molto prima del previsto, anche perché il bambino non aveva viaggiato né era stato fuori dalla sua area e come lui nemmeno la famiglia.
I ricercatori dell’università Statale di Milanonon sono quindi riusciti a determinare “dove potesse aver preso il virus. L’indagine epidemiologica non ci ha dato elementi particolari. È un’infezione presa a livello locale”. A dirlo a TimeLine su Sky Gianvincenzo Zuccotti, presidente della facoltà di Medicina dell’università Statale di Milano e tra gli autori dello studio che ha rilevato il coronavirus già a novembre 2019. “Noi abbiamo fatto un’indagine epidemiologica per capire se il bambino e i suoi genitori avessero viaggiato, ma non si sono mai mossi dalla propria area a nord di Milano”, continua. Ciò mostra, ha aggiunto Luca Richeldi, presidente della Società italiana di pneumologia, e membro del Comitato Tecnico Scientifico (Cts), “che la storia non è finita. Questo di oggi è un indizio. La tecnologia e il valore dei nostri ricercatori stanno consentendo di chiarire il percorso di trasmissione di questo virus, dando notizie importantissime su come si trasmette e che vie segue”.
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