La Procura di Genova ipotizza il reato di “crollo di costruzioni o altri disastri dolosi” per il crollo del Ponte Morandi del 14 agosto 2018 (dove morirono 43 persone).
Le nuove accuse arrivano sulla base dello sviluppo delle indagini sulle barriere fono assorbenti pericolose che ha portato a scoprire come gli ex vertici di Aspi abbiano voluto risparmiare sulla manutenzione della rete per accrescere gli utili del gruppo Atlantia, abbiano falsificato atti per nascondere i mancati restyling e fossero consapevoli del pericolo.
Attentato alla sicurezza dei trasporti, falso, disastro colposo e omicidio colposo plurimo.
71 gli indagati.