Nel corso di un corso di formazione on line che si è svolto in questi giorni, promosso dall’Unione internazionale delle superiore generali, in collaborazione con le Missionarie dello Spirito Santo e i Missionari Verbiti, è emersa la denuncia di un razzismo latente negli istituti religiosi: “Sottili dinamiche razziste. Ci sono sorelle che sentono di non poter respirare nel loro istituto per una cultura maggioritaria che le opprime”.
Al vertice in streaming hanno partecipato 230 suore, 53 Superiore Generali e 177 Consigliere generali, provenienti da 65 paesi diversi, in rappresentanza di più di 90 congregazioni religiose.
“L’esperienza del Black Lives Matter (manifestazioni contro il razzismo che si sono svolte anche in Italia) ha risaltato il tema del razzismo, nella società come nelle nostre congregazioni. E’ solo un tema del passato o ancora abitano sottili dinamiche razziste nei nostri istituti? Ci sono sorelle che sentono di non poter respirare nel loro istituto per una cultura maggioritaria che le opprime. – la denuncia di suor Patricia Murray, Segretaria Esecutiva della Uisg – .La diversità culturale sta aumentando e non diventiamo interculturali solo vivendo insieme. Dobbiamo fare un processo consapevole e abbiamo bisogno di competenze”.
Da qui l’appello: “Questo è un momento prezioso per riscoprire una nuova solidarietà e connessione nel mondo: tra le congregazioni, tra le province, che sono espressioni di tante culture e lingue. Diventiamo consapevoli della necessità di andare oltre le nostre frontiere al di là dei confini e di ampliare il nostro orizzonte. Oggi ci sono tante forze che vogliono separare e costruire barriere, dove emerge il modello di coloro che sono dentro e al di là del muro”.