Con calma, dopo tutto sono passati solo 83 anni.
“Condanno le leggi razziali del 1938, di cui ancora oggi sento tutto il peso sulle mie spalle e con me tutta la Real Casa di Savoia e dichiaro solennemente che non ci riconosciamo in ciò che fece Vittorio Emanuele III: una firma sofferta, dalla quale ci dissociamo fermamente, un documento inaccettabile, un’ombra indelebile per la mia Famiglia, una ferita ancora aperta per l’Italia intera”.
È un passaggio della lettera alla comunità ebraica scritta da Emanuele Filiberto di Savoia, che ne parla in una intervista nello Speciale Tg5 Parole dal Silenzio in onda domani in seconda serata, anticipata dal Tg5 delle 20 di stasera.