Paolo Grimoldi (Lega) probabilmente vive in un mondo parallelo. Un mondo dove la classe dirigente lombarda è eccezionale e dove non sono stati commessi errori nella gestione del Covid. Un mondo, soprattutto, dove le ultime 24 ore evidentemente non sono esistite.
Perché Grimoldi, mentre il suo presidente Attilio Fontana viene sbugiardato e messo in ridicolo dall’errore madornale nell’elaborazione dei dati che ha fatto stare la Lombardia in zona rossa per una settimana, ha il coraggio di dire: “Il Governo adesso, dopo aver riportato la Regione Lombardia dalla zona rossa alla zona arancione, dovrà rifondere i danni causati con la sua ‘serrata’ a negozianti, commercianti e produttori lombardi. Dalle prime stime si ipotizza un danno di circa 300 milioni per questa inopinata settimana di zona rossa. Ora Palazzo Chigi non perda tempo e risarcisca il territorio lombardo di questo danno ingiustamente subito”.
Insomma, o Grimoldi non legge i giornali, oppure raggiunge livelli di faccia tosta mai visti prima. Perché se di rimborsi dovremmo parlare, a tirare fuori i soldi dovrebbero essere coloro che hanno consegnato male i dati del contagio. E nessuno di questi siede a Palazzo Chigi.
Fontana sbugiardato ma il leghista Grimoldi non se n'è accorto: "Il Governo risarcisca i lombardi per la zona rossa"
O Grimoldi non legge i giornali, oppure raggiunge livelli di faccia tosta mai visti prima. Perché se di rimborsi dovremmo parlare, a tirare fuori i soldi dovrebbero essere proprio i dirigenti lombardi
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23 Gennaio 2021 - 11.19
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