Parola chiare contro i sedicenti cristiani che vivono di odio, razzismo e discriminazione deo più deboli.
Con la vicinanza di Dio “è finito il tempo in cui si prendono le distanze da Dio e dagli altri, è finito il tempo in cui ciascuno pensa a sé e va avanti per conto proprio. Questo non é cristiano, perché chi fa esperienza della vicinanza di Dio non può distanziare il prossimo, non può allontanarlo nell’indifferenza”.
Lo ha affermato Papa Francesco nell’omelia preparata per la messa della seconda Domenica della Parola di Dio, letta dall’arcivescovo Rino Fisichella che ha celebrato la liturgia nella Basilica di San Pietro al posto del Pontefice impedito da una sciatalgia.
“In questo senso – ha aggiunto il Pontefice -, chi frequenta la Parola di Dio riceve dei salutari ribaltamenti esistenziali: scopre che la vita non è il tempo per guardarsi dagli altri e proteggere se stessi, ma l’occasione per andare incontro agli altri nel nome del Dio vicino. Così la Parola, seminata nel terreno del nostro cuore, ci porta a seminare speranza attraverso la vicinanza. Proprio come fa Dio con noi”.
“Prima di ogni altra cosa va creduto e annunciato che Dio si è avvicinato a noi, che siamo stati graziati, ‘misericordiati’ – ha osservato il Pontefice -. Prima di ogni nostra parola su Dio c’è la sua Parola per noi, che continua a dirci: ‘Non temere, sono con te. Ti sono vicino e ti starò vicino'”.
Francesco categorico: "Non è cristiano allontanare il prossimo nell'indifferenza"
L'omelia del Papa fa chiarezza sugli pseudo-cristiani che agitano il Vangelo mentre predicano l'odio, la discriminazione e il razzismo
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24 Gennaio 2021 - 10.18
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