La delirante opposizione di FdI alla pillola abortiva nelle Marche: "Favorisce la sostituzione etnica"
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La delirante opposizione di FdI alla pillola abortiva nelle Marche: "Favorisce la sostituzione etnica"

Per il capogruppo di Fdi Carlo Ciccoli, siccome nascono troppi bambini stranieri, la 194 deve essere vietata per rendere le donne italiane libere di fare figli. Come se fossero costrette ad abortire.

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28 Gennaio 2021 - 15.54


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Non ci sono davvero parole per esprimere lo sgomento: il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio Regionale delle Marche, Carlo Ciccoli, ha espresso una posizione contraria alla legge 194 sulla pillola abortiva con la seguente motivazione: “Mi ha chiamato un genitore che dovrebbe iscrivere suo figlio in una scuola media di Ancona, dove attualmente si iscrivono solo ragazzini stranieri. Fino a pochi anni fa era una scuola prevalentemente di bambini italiani – racconta in una nota – Quel genitore vuole iscriverlo in una scuola dove i figli degli italiani siano numerosi. Cosa significa tutto questo? Che in quel quartiere nascono solo figli di stranieri e non ci sono figli di italiani. C’è stata una sostituzione. Occorre approvare immediatamente una 194 in difesa della libertà delle donne di fare figli”.
Immediata la reazione di Elena Carnevali, capogruppo dem in commissioni Affari Sociali alla Camera: “La posizione espressa da capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio regionale delle Marche, che collega la legge 194 alle tesi razziste della ‘sostituzione etnica’ degli italiani con gli immigrati, è delirante. Intanto, viene messa sotto accusa una legge, come gli alleati della Meloni stanno già concretamente attuando in Polonia, che tutela le donne e garantisce il diritto a una maternità pienamente scelta e voluta. Inoltre, si tratta di un riferimento che fa carta straccia degli stessi valori della nostra Carta Costituzionale. Il consigliere Carlo Ciccioli, prima di prendere la parola su un tema così delicato, dovrebbe studiare di più. Si sarebbe accorto che la legge 194 ha salvato la vita a migliaia di donne, che negli anni ha via via ridotto il numero delle interruzioni di gravidanza e che i motivi del calo delle nascite riguardano l’enorme gap di genere economico e culturale di cui è purtroppo ancora intriso il nostro Paese. Un gap alimentato proprio da dichiarazioni come quella dell’esponente di Fratelli d’Italia”.
“Nelle Marche come in Polonia, la destra è questa: negazione dell’autodeterminazione e assenza di rispetto per la volontà delle donne. La legge 194 e la RU486 rappresentano non solo la libertà di scegliere, ma di poterlo fare in sicurezza. Giù le mani dai nostri corpi”. Lo scrive su Twitter Cecilia D’Elia, portavoce della Conferenza delle donne democratiche.

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