Cesare Battisti, con una lettera, ha annunciato di aver iniziato uno sciopero della fame per protestare contro “le condizioni disumane” in cui si trova. Battisti, detenuto al carcere di Rossano (Cosenza), è stato trasferito nel padiglione dei jihadisti e si trova in isolamento ininterrotto: “Sono fisicamente e mentalmente provato, non mi resta che dichiarare lo sciopero della fame”.
Nella lettera scrive: “Sono l’unico prigioniero estraneo al jihadismo che si ritrova in un padiglione di massima sicurezza riservato agli accusati di terrorismo islamico, una situazione insopportabile che mi priva di ogni attività, compresa l’ora di camminare, fuori dalla cella, una minuscola gabbia dove un raggio di sole non entra mai. Il padiglione Isis è una flagrante violazione delle norme nazionali ed europee che garantiscono la dignità del recluso: qui non c’è attività di riabilitazione o integrazione sociale; la struttura stessa è concepita al solo scopo di punizione, una vera e propria tomba dove nemmeno un prete osa entrare”.
Cesare Battisti annuncia uno sciopero della fame: "Sono in condizioni disumane"
Battisti, detenuto al carcere di Rossano (Cosenza), è stato trasferito nel padiglione dei jihadisti e si trova in isolamento ininterrotto
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4 Febbraio 2021 - 16.38
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