Brutto episodio di razzismo vicino a Como, dove un uomo è stato cacciato dalla stazione da un vigilante mentre aspettava il treno.
Georges Christian, originario del Camerun, è in Italia da 13 anni. Sta per prendere la seconda laurea in Medicina.
Il 9 febbraio fa freddo e lui si trova su una panchina della saletta di attesa della stazione di Portichetto di Luisago, in provincia di Como. È mezzanotte.
Sta aspettando, per motivi urgenti e personali, il treno diretto a Milano, che passerà da lì a 12 minuti. Con sé ha solo uno zaino con dentro un libro di pediatria e uno di cardiologia. E nel frattempo chiacchiera al telefono con la sua fidanzata, si fanno compagnia.
È lei a raccontare, su Facebook, cosa accade dopo. “Sento aprirsi la porta della sala della stazione e…. “Tu! Fuori immediatamente da qui”. Qualcuno urla, ma Georges risponde: “Perché? Sto aspettando il treno!”. Ma il vigilante replica: “Te ne devi andare fuori punto e basta”.
A un nuovo tentativo di obiezione: “Ancora? Esci! O chiamo i carabinieri”. Georges prova a dire: “Per favore. Li chiami pure”.
A quel punto Fabiana Del Giudice, la ragazza, una logopedista, si spaventa: “Prego Georges di non controbattere perché quel signore urlava in un modo impressionante. Georges mi dà retta. Torna a casa, quasi come se nulla fosse accaduto”.
Ma per Fabiana qualcosa è accaduto. “Non posso far nulla, ma sento il bisogno di raccontarvi tutta la mia indignazione ma soprattutto tristezza. Non è la prima volta che mi succede e non sarà l’ultima. Eravamo solo io e lui e alla fine…cosa risolvi? No caro Georges! Io non ci sto a questa umiliazione gratuita solo per partito preso. Anzi per colore preso”.
“Nel 2021 – conclude la ragazza – siamo arrivati al 5G, esiste una specie di taxi spaziale, sono riusciti ad intercettare il Dna di un dinosauro …. ma un nero seduto sulla panchina ad aspettare è ancora preistoria? Caro vigilante… qualunque sia la tua età, ti auguro di non ritrovarti mai a doverti sentire umiliato (o un tuo figlio) perché sei bianco, seduto su una panchina, con un biglietto, ad aspettare un treno”.