Bello riaprire i musei, ma in sicurezza. E dalle immagine non sembra proprio che si siano rispettate le distanze.
“Quello che ho visto mi ha fatto profondamente vergognare” scrive su Facebook Vincenzo Spina, una delle tante guide che sui social si sono sfogate per gli assembramenti “Un carnaio umano, in totale contrapposizione con le più basilari normative mondiali (non italiane o europee, ma universali) in materia di contrapposizione al Covid-19″.
Secondo il racconto di Spina, documentato con foto, non c’era distanziamento, né organizzazione: “Mi sono vergognato. Profondamente vergognato. Vergognato di aver evidenziato il certo contingentamento nella vendita dei biglietti organizzato dai Musei Vaticani, venendo inesorabilmente smentito. Vergognato di averne esaltato la buona organizzazione, prima di venire nuovamente ed inequivocabilmente smentito dai fatti. Quello a cui ho assistito nel pomeriggio di oggi è un suk inaccettabile durante una pandemia globale.”.
La lamentela riecheggia anche su TripAdvisor, nelle recensioni lasciate dai visitatori. “Con molto rammarico devo sottolineare l’assoluta mancanza di rispetto delle norme di sicurezza relative al covid” scrive un’utente, che registra la sua visita il 14 febbraio, “Le persone si sono ritrovate in diversi momenti in una specie di girone infernale, senza la minima distanza prevista dalle normative in vigore. Capisco, che in tempi normali per i Musei Vaticani, il numero di persone presenti ieri era assolutamente inferiore alla media, ma siamo in una situazione di pandemia e questo modo di agire è intollerabile! Sia per gli ospiti che per chi lavora all’interno del museo”. E ancora, un altro: “I musei sono ovviamente bellissimi ma c’era troppa gente accaldata e in questo periodo è un errore organizzativo inaccettabile”. Al momento dai Musei Vaticani non è venuta nessuna risposta o spiegazione dell’accaduto.