Addio a Roberto Sanna: il giovane malato di Sla ha scelto il suicidio assistito in Svizzera
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Addio a Roberto Sanna: il giovane malato di Sla ha scelto il suicidio assistito in Svizzera

Aveva 34 anni e aveva scoperto la malattia un anno fa. Ad accompagnarlo in clinica la madre, la fidanzata, il fratello e uno zio

Roberto Sanna
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7 Marzo 2021 - 10.19


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E’ stato l’ultimo viaggio, quello in Svizzera, per Roberto Sanna, morto nella clinica a cui si era rivolto per il suicidio assistito.

 Il 34enne sardo era malato di Sla da oltre un anno e ad accompagnarlo sono stati la madre, la fidanzata, il fratello e uno zio. Il padre ha deciso di non partire con lui.

“Per me è un momento di grande dolore per un fatto così privato e intimo di fronte al quale bisogna porsi con rispetto, senza pregiudizi né giudizi che non servono a nessuno. Penso solo che sia bene stare vicini alla famiglia con amore, pregare, comunque s’intenda la preghiera: è un momento molto difficile”, aveva detto Carla Medau, sindaca di Pula, la città di Roberto, prima che il giovane morisse.

La malattia – La diagnosi per Roberto è arrivata all’improvviso, quando la sclerosi laterale amiotrofica aveva già cominciato a minarne la mobilità.

In un anno la malattia è progredita e Roberto ha sentito che non voleva proseguire una vita che non considerava più dignitosa.

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Consapevole che non avrebbe potuto scegliere il suicidio assistito in Italia, per l’assenza di una legge sul fine vita, il 34enne ha preso contatti, in autonomia, con un centro svizzero e anche con un’agenzia funebre della sua città, una volta che gli era apparsa chiara l’irreversibilità della sua condizione di salute.

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