Sergio Mattarella ricorda uno a uno i nomi delle donne vittima di femminicidio in questi due soli mesi del 2021 e nella cerimonia per la Giornata internazionale della donna scandisce secco: “Sharon, Victoria, Roberta, Teodora, Sonia, Piera, Luljeta, Lidia, Clara, Deborah, Rossella”. ”È inaccettabile”.
“Sono state uccise undici donne, in Italia, nei primi due mesi del nuovo anno – ricorda il Presidente della Repubblica -. Sono state uccise per mano di chi aveva fatto loro credere di amarle. Per mano di chi, semmai, avrebbe dovuto dedicarsi alla reciproca protezione. Ora siamo di fronte a una dodicesima vittima: l’uccisione di Ilenia. L’anno passato le donne assassinate sono state 73. È un fenomeno impressionante, che scuote e interroga la coscienza del nostro Paese”.
Mattarella prosegue: “Un distorto concetto del rapporto affettivo – che, non a caso, si trasforma in odio mortale – è alla base dei gravi e inaccettabili casi di femminicidio. Una mentalità che, al dunque, è solo possesso, bramosia, dominio e, in fin dei conti, disprezzo”.
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