Ieri durante il giorno della festa della donna alcuni dei simboli del movimento femminista, nell’area di Madrid, sono stati deturpato.
Proprio il giorno della festa della donna, un grande murale che ritrae donne considerate emblemi della lotta femminista —situato sulla parete esterna del centro sportivo di Concepción, un quartiere popolare della capitale spagnola— sono apparsi ricoperti da pittura nera e scarabocchi.
Diversi tra esponenti politici, attivisti e cittadini hanno denunciato l’accaduto sui social network.
La Polizia Nazionale indaga per individuare i responsabili.
Un gruppo di abitanti della zona —che già si erano opposti in maniera decisiva a gennaio a una mozione presentata dal partito di estrema destra Vox e approvata anche da altre formazioni di centrodestra per eliminarlo— si è adoperato per coprire le parti del murale danneggiate con ritratti stampati delle donne raffigurate in questo dipinto urbano. Tra di loro, sono rappresentate attiviste come l’indigena guatemalteca Rigoberta Menchú o l’afroamericana Rosa Parks. Il sindaco di Madrid, José Luis Martínez-Almeida, ha promesso che il murale verrà restaurato.
Nella notte tra sabato e domenica, anche un murale con ritratti di femministe situato ad Alcalá de Henares, città a una quarantina di chilometri da Madrid, era stato oggetto di atti vandalici. Una sorte simile è quella di un murale tessuto in omaggio al femminismo che si trovava a Colmenarejo, una paese della zona.