L’Europa è alle prese con la campagna vaccinale più imponente della sua storia, ma deve fare ancora i conti con il Covid che continua ad avanzare.
Oltre l’Italia, che sta adottando misure più stringenti per combattere il contagio, c’è la Francia che sta vivendo in queste ore un altro difficile momento, di fatto si può parlare già di terza ondata.
Non solo contagi ma anche molti ricoveri sia nei reparti ordinari che in quelli di terapia intensiva, soprattutto nella regione parigina dell’ Ile-de-France, una delle più popolose in francia.
Il ministro della salute francese Olivier Véran nel consueto appuntamento stampa non può che prendere atto di una costatation d’un fait: “Sono stati superati i 4.000 letti di rianimazione occupati da malati Covid” su un totale di circa 6.000 in tutta la Francia, è l’80%”.
Nella regione parigina viene ricoverato in terapia intensiva in media un paziente ogni dodici minuti. Un boom di ricoveri che già nei giorni scorsi ha spinto il numero uno dell’agenzia regionale responsabile per la salute ha imporre la sospensione di tutte le attività non urgenti negli ospedali del proprio dipartimento nel tentativo di recuperare posti letto disponibili e soprattutto personale da dedicare alle intensive.
Giorno dopo giorno la preoccupazione in questa regione della Francia cresce perché se saltano qui gli ospedali l’intero sistema sanitario è a rischio perché si tratta della zona più densamente popolata del Paese.
I ricoveri sono molto vicini al record raggiunto durante il picco della seconda ondata.
Di fronte a questa situazione, il ministro della Salute ha annunciato decine, persino centinaia di trasferimenti di pazienti entro questo fine settimana.
Non va molto meglio nemmeno nella regione dell’Alta Francia, dove diversi pazienti in terapia intensiva saranno evacuati in Belgio, e in quella della Provenza-Alpi-Costa Azzurra dove oltre il 90% dei posti in intensiva sono occupati.
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