La scelta di Amazon: niente vendita de libri che considerano gli Lgbtq malati mentali
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La scelta di Amazon: niente vendita de libri che considerano gli Lgbtq malati mentali

La multinazionale americana ha fatto pervenire una lettera a quattro senatori repubblicani in seguito alla rimozioni di testi all’interno dei quali l’identità della comunità Lgbtq+ veniva inquadrata come “malata mentale”

Comunità Lgbtq
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12 Marzo 2021 - 18.38


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Un grande passo in avanti per un Paese che, come gli Usa, ha condotto negli ultimi anni una politica di destra sconsideratamente a sfavore di chi non rispondeva a canoni prettamente tradizionali.

In una lettera indirizzata a quattro senatori repubblicani, Amazon ha dichiarato di aver rimosso dalle sue piattaforme di vendita online tutti quei libri che considerano l’appartenenza alla comunità LGBTQ una malattia mentale.

La lettera visionata dal Wall Street Journal ha risposto alla richiesta dei senatori Rubio, Lee, Hawley e Braun su un libro, non più disponibile su Kindle e Audible. “Per quanto riguarda la vostra domanda specifica su “When Harry Became Sally”, abbiamo scelto di non vendere libri che inquadrano l’identità LGBTQ + come una malattia mentale”, ha scritto Brian Huseman, vicepresidente delle politiche pubbliche di Amazon.

“When Harry Became Sally”, scritto dallo studioso conservatore Ryan T. Anderson, è stato pubblicato nel febbraio 2018 e si concentra su molti temi legati all’identità di genere e ai transessuali. “Tutti concordano sul fatto che la disforia di genere è una condizione grave che causa grandi sofferenze”, ha detto Anderson assieme al suo editore, in risposta alla lettera di Amazon, aggiungendo che la piattaforma di vendite online “sta usando il suo enorme potere per distorcere il mercato delle idee e sta ingannando i propri clienti”.

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