Salvini si lascia andare a parole volgari pure nei processi in cui è parte offesa: "Usi un linguaggio più consono"
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Salvini si lascia andare a parole volgari pure nei processi in cui è parte offesa: "Usi un linguaggio più consono"

Oggi Salvini ha partecipato al processo contro la band 99 posse ed è stato richiamato dal giudice Antonio Palumbo per aver detto che "mai ho invitato una persona a prendere a calci qualcuno nel culo..."

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15 Marzo 2021 - 18.37


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Nel 2015 Salvini ha querelato il gruppo 99 Posse perché in un video postato sulle pagine Facebook e Youtube il gruppo aveva lanciato un appello a sostegno di un corteo anti Salvini che si sarebbe svolto qualche giorno dopo a Roma, in concomitanza con un comizio della Lega per contestare le politiche dell’allora presidente del Consiglio del Pd Matteo Renzi. In particolare, nel video si ascolta lo storico musicista dei 99 Posse Marco Messina dire: “Il 28 tutti in piazza contro Salvini. Perché Salvini è, come si dice a Napoli, una lota e deve essere preso a calci nel deretano ogni volta che mette piede nelle strade della città”.
Salvini ha partecipato oggi all’udienza del processo per cui si è costituito parte civile. 
L’ex inquilino del Viminale, rispondendo ad alcune domande del legale dei 99 Posse, è stato richiamato dal giudice Antonio Palumbo per aver detto che “mai ho invitato una persona a prendere a calci qualcuno nel culo…”. Palumbo ha invitato Salvini a utilizzare un linguaggio più consono.
Quindi, il legale della band ha chiesto al senatore della Lega se sapesse cosa volesse dire il termine ‘lota’, epiteto napoletano che letteralmente significa pezzo di fango. “So evidentemente cosa vuol dire, ma non è quello che mi ha mosso. So cosa significa, conosco il significato del termine, ma il giudice mi ha poc’anzi richiamato a moderare i termini e non lo dico…”.
“Alle critiche e agli insulti sono abituato – ha aggiunto Salvini – nella stragrande maggioranza dei casi io passo oltre. Ma in questo caso c’erano della manifestazioni con un dispiego importante di forze dell’ordine. Invitare a prendere a calci qualcuno non porta certo alla calma, non è ricondurre a un clima di tranquillità. I loro canali credo che raggiungano decine o centinaia di migliaia di persone”. Il leader della Lega ha quindi spiegato di non aver ricevuto scuse dai musicisti, ma ha sottolineato che “se arriveranno le scuse da parte dei componenti della band e una donazione a una associazione di volontariato di Napoli, per me la partita potra’ considerarsi chiusa”.

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