Figliuolo rassicura: "Aprile sarà il mese decisivo per le vaccinazioni"
Top

Figliuolo rassicura: "Aprile sarà il mese decisivo per le vaccinazioni"

Il commissario per l'emergenza Covid: "Nel piano vaccinale le priorità sono chiare e non ci sono più margini, se abusi ci sono, sono voluti".

Figliulo
Figliulo
Preroll

globalist Modifica articolo

3 Aprile 2021 - 14.22


ATF

Parla il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per l’emergenza Covid, ricordando che ora “dobbiamo spingere Big Pharma a onorare gli impegni”: “Ad aprile si incrocia un consistente arrivo di vaccini con la verifica delle capacità dei vaccinatori e dei punti di vaccinazione. Se il sistema regge e mi porta ad avere 500mila vaccinazioni al giorno a fine mese, a fine settembre chiudo la campagna”.
“Tra due settimane saremo a 300mila dosi al giorno”In un’intervista al Corriere della Sera Figliuolo racconta di aver trovato “un’Italia che vuole uscire in fretta dalla pandemia”, ma “ora è chiaro che bisogna mettere al sicuro le nostre radici, cioè gli anziani, e poi i più vulnerabili”. Saranno queste le settimane decisive per capire se la macchina funziona.”Non deve accadere che arrivino le dosi e non abbiamo chi le somministra” perché “tra due settimane staremo a 300mila dosi al giorno”.
“Inqualificabile che qualcuno decida di vaccinare l’amico”Sul piano vaccinazioni, Figliuolo confessa di aver ricevuto “molte sollecitazioni, al limite della pressione, da ordini professionali che mi dicevano ‘noi siamo essenziali'”. “La svolta sta nel piano strategico del ministero della Salute condiviso con la struttura commissariale: abbiamo messo un punto fermo su chi deve essere vaccinato in priorità”. Ora “è molto chiaro, non ci sono più margini: se abusi ci sono, sono voluti. Che poi ci sia qualche nepotismo… io non so come uno possa dormire la notte sapendo che avrebbe potuto salvare una vita e invece ha dato il vaccino all’amico.
“Ho avuto scontri anche accesi, ma le Regioni sono i miei alleati”Figliuolo dice che “le Regioni” sono i suoi alleati e che “i confronti che ho avuto, a volte anche accesi, sono sempre stati costruttivi. Ho avuto interlocutori sul pezzo. Dalla Lombardia, che è una Regione-Stato, alla Calabria, alla Sardegna, ognuno con le sue peculiarità”.

Leggi anche:  Ragazze stuprate dal branco: in famiglia facevano pressione per non denunciare
Native

Articoli correlati