Il Ministero della Salute chiarisce: "Consigliato agli over 60 l'uso di AstraZeneca"
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Il Ministero della Salute chiarisce: "Consigliato agli over 60 l'uso di AstraZeneca"

AstraZeneca a “uso preferenziale” per gli over60, ma chi ha assunto la prima dose può fare il richiamo con lo stesso vaccino

Vaccino AstraZeneca
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8 Aprile 2021 - 15.41


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Arrivano i primi chiarimenti sul vaccino AstraZeneca, in una circolare con cui il ministero della Salute aggiorna le raccomandazioni sul vaccino anti-Covid: “uso preferenziale” per gli over60, ma chi ha assunto la prima dose può fare il richiamo con lo stesso vaccino. 

“Ribadendo che il vaccino Vaxzevria è approvato a partire dai 18 anni di età, sulla base delle attuali evidenze, tenuto conto del basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte della elevata mortalità da Covid-19 nelle fasce di età più avanzate, si rappresenta che è raccomandato un suo uso preferenziale nelle persone di età superiore ai 60 anni”. 
Nel documento, firmato dal direttore generale Prevenzione Gianni Rezza, si conferma anche che, “in virtù dei dati ad oggi disponibili, chi ha già ricevuto una prima dose del vaccino Vaxzevria può completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino”.

 “Alla luce dei dati attualmente disponibili non è possibile esprimere raccomandazioni circa l’individuazione di specifici fattori di rischio, e nel contempo non sono identificabili trattamenti preventivi” degli episodi trombotici, si legge nel parere della Commissione tecnico scientifica dell’Aifa allegato alla circolare del ministero della Salute sul vaccino AstraZeneca.

“Al momento non sono stati identificati analoghi segnali di rischio per i vaccini a mRNA (attualmente Pfizer e Moderna).
Non è invece ancora possibile esprimere un giudizio in merito ad altri vaccini che utilizzano piattaforme vaccinali virali” prosegue l’Aifa. “Sulla base delle attuali stime di incidenza che indicano l’estrema rarità” degli eventi trombotici “il bilancio beneficio/rischio del vaccino Vaxzevria si conferma complessivamente positivo, in quanto il vaccino è sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e morte connesso al Covid-19.
Attualmente tale bilancio appare progressivamente più favorevole al crescere dell’età, sia in considerazione dei maggiori rischi di sviluppare Covid-19 grave, sia per il mancato riscontro di un aumentato rischio degli eventi trombotici sopra descritti nei soggetti vaccinati di età superiore ai 60 anni”.

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